I trend dei moduli fotovoltaici

In qualità di specialisti del fotovoltaico, siamo sempre pronti ad anticipare e analizzare i trend del mercato dei nostri prodotti, in particolare i moduli fotovoltaici.

L’analisi svolta a fine 2022 per i trend dell’anno corrente ci ha portato a prendere in considerazione alcuni aspetti legati al modulo fotovoltaico, vediamoli uno per uno.

 

 

Tipologia dei wafer

ITRPV 2022 – International Technology Roadmap for Phovotoltaic

I wafer più diffusi quest’anno sono M10 e M12, con un passaggio dalla forma quadrata a quella rettangolare. Solo i moduli Meyer Burger e la linea Jolywood/ IBC SOLAR rimangono ancora con i wafer M6.  Già nel 2022 moduli che utilizzano wafer M10, con dimensioni di 182×182 millimetri avevano registrato una crescita significativa rispetto ai pannelli con wafer M6, che hanno dimensioni di 166×166 millimetri. Uno dei principali motivi è che riescono ad offrire più potenza ed efficienza a parità di superficie e di conseguenza un migliore rapporto qualità/prezzo.

Per quanto riguarda il formato maxi M12/G12 di 210×210 millimetri, le valutazioni da fare sul suo inserimento non riguardano solo le dimensioni e la maggiore potenza erogabile ma anche il differente processo produttivo, ovvero il “third cut” al post dell’ “half cut”, che comporta degli svantaggi che potrebbero ridurne la competitività: più stress per la cella, più possibilità di danni, costi di produzione più elevati, ombreggiamenti fortemente dipendenti dal circuito non standard.  Per questo stiamo ancora valutando se inserire moduli con questa tipologia di wafer. 


Dimensioni dei moduliDimensione dei moduli

Le dimensioni dei moduli sono previste in aumento sia nel segmento residenziale che in quello dei grandi impianti , con uno spessore della cornice rispettivamente di 30 e 35 mm. 

In parallelo all’aumento delle dimensioni dei wafer, anche le dimensioni del modulo stanno aumentando:

  • Wafer M6 (1.756×1.039 mm; 2.094×1.039 mm);
  • Wafer M10 (1.722×1.134 mm; 2.256×1.134 mm);
  • Wafer G12 (2.172×1.303 mm).

Come conseguenza alle incrementate dimensioni dei moduli, anche le strutture di montaggio, come ad esempio il nostro IBC AeroFix G3, si sono adattate a sostenere moduli più grandi, garantendo comunque stabilità e resistenza ai carichi.  Questo è uno dei punti di forza del controllo di qualità di IBC SOLAR: nel nostro laboratorio vengono infatti effettuati test combinati a moduli e strutture insieme, per garantire un sistema il più affidabile possibile. 
L’applicazione di moduli di dimensioni maggiori è soprattutto indicata per gli impianti commerciali, dove lo spazio disponibile è tipicamente più ampio. 


Prezzi

Dopo che i prezzi dei moduli sono scesi continuamente dallo scorso novembre, un’ultima riduzione si è verificata nel febbraio 2023. Almeno dal punto di vista dei produttori, per il momento non sono previste ulteriori riduzioni di prezzo. Le ragioni addotte sono l’aumento dei costi del polisilicio e la scarsità di altri materiali. A livello di rivenditori,  dopo che i prezzi sono stati inizialmente dominati dalle vendite dei quantitativi acquistati a prezzi più alti l’anno scorso (quando i prezzi dei container superavano anche i 10 mila dollari), ci sono stati graduali aggiustamenti al ribasso dei  per rimanere competitivi e per esaurire eventuali scorte.

Quelli riportati qui sotto sono i trend registrati da PVexchange al 17 febbraio 2023:

Prezzi moduli

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Moduli bifacciali

Bifacial moduleL’utilizzo di moduli bifacciali garantisce mediamente un rendimento maggiore di circa il 9% rispetto ad un corrispettivo tradizionale. Questo è un plus sia nelle applicazioni su tetti commerciali che in impianti a terra.
Nel secondo caso un ulteriore vantaggio viene garantito, ovvero la possibilità di non modificare la destinazione d’uso del terreno agricolo se non addirittura estendere la coltivazione di prodotti favoriti dagli ombreggiamenti parziali dei moduli. In questo caso uno studio agronomico professionale può sicuramente massimizzare il rendimento dell’impianto fotovoltaico. 

 

Bifacial modulesInteressante è anche osservare la differente resa dei moduli bifacciali con orientamenti differenti.
Grazie al maggior spazio sul retro dei moduli, è maggiore la luce che viene riflessa, per questo motivo l’orientamento sud garantisce una producibilità superiore di circa l’11% rispetto ad una installazione sud standard mentre un orientamento est/ovest è inferiore ad un’installazione standard orientata a Sud del 3%. 

Per quanto riguarda le installazioni su tetti, una sensibile differenza può essere sicuramente apportata dalla superficie di appoggio che può incrementare l’effetto albedo, ad esempio con un pavimento bianco/argentato o con l’applicazione di pellicole di alluminio.

 

 

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