Con un parco installato che si avvicina ai 30 GW, in Italia il tema del riciclo dei moduli fotovoltaici non può essere un tema trascurabile e procrastinabile, sebbene il loro ciclo di vita sia di almeno 25 anni e il tempo di installazione attuale non è anteriore ai 15 anni.
Secondo la Direttiva europea 2012/19/UE recepita in Italia con Dlg.49/2014, i moduli fotovoltaici sono considerati AEE, ovvero apparecchiature elettriche ed elettroniche, nel raggruppamento R4.
A complicare il quadro normativo in Italia ci sono però le regole GSE rispetto ai moduli fotovoltaici installati presso impianti incentivati ed i decreti legge emanati successivamente alla direttiva RAEE.
Vediamo di fare un po’ di chiarezza e evidenziare cosa è importante sapere in merito a questo argomento.
Se state pensando di smaltire i vostri pannelli fotovoltaici innanzitutto dovete sapere che tutti i materiali che li compongono sono altamente riciclabili: composti prevalentemente di vetro e alluminio, permettono attraverso appositi processi di arrivare a quote di riciclo del 95%. Proprio perchè si tratta di materiali pregiati e riutilizzabili, il loro corretto riciclo, recupero e riutilizzo è fondamentale a livello economico ed ecologico.
Ma in pratica cosa deve fare il proprietario di un impianto fotovoltaico i cui moduli devono essere dismessi totalmente o parzialmente?
I fattori da considerare sono principalmente tre e riguardano l’impianto stesso:
- Potenza installata (kW)
- Anno di connessione alla rete (data spartiacque 14 aprile 2014)
- Presenza di incentivi statali (Conti energia)
In base alla potenza dell’impianto espressa in kW, i moduli si suddividono in:
Rifiuti domestici, se provengono da impianti < 10 kW: lo smaltimento deve essere effettuato dal proprietario presso il Centro di Raccolta dei RAEE più vicino. Ne esistono oltre 4.000 sul territorio nazionale e sono rintracciabili tramite il sito ufficiale del Centro di Coordinamento. Lo smaltimento è carico del produttore, quindi per il proprietario è gratuito.
Rifiuti professionali, se provengono da impianti > 10 kW (anche se intestati a una persona fisica): lo smaltimento è regolato dalla normativa RAEE/2014 e prevede una differenziazione in base alla data di connessione dell’impianto ma in entrambi i casi i pannelli andranno smaltiti tramite l’intervento di operatori autorizzati (come i Consorzi di riciclo):
- Impianti installati prima del 12 aprile 2014: in questo caso, il costo dello smaltimento ricade sul proprietario. Esiste però, come per tutti i RAEE di altra natura, l’opportunità di avvalersi del ritiro “Uno Contro Uno”. Con questa opzione il proprietario dell’impianto che decide di acquistare un nuovo impianto, potrà chiedere al produttore di occuparsi dello smaltimento del vecchio.
- Impianti fotovoltaici installati dopo il 12 aprile 2014: in questo caso il costo dello smaltimento è a carico del produttore, quindi per il proprietario non ci sarà alcuna spesa.
Se l’impianto è incentivato, intervengono le regole del GSE (Gestore Servizi Energetici) le quali stabiliscono che, in misura preventiva, durante gli ultimi 10 anni di diritto all’incentivo, il GSE tratterrà una somma direttamente dalla quota erogata, a copertura della corretta gestione dei rifiuti di tali pannelli. Se il proprietario dell’impianto sarà in grado di dimostrare di aver smaltito correttamente l’impianto, la quota verrà restituita.
Per questo motivo è importante comunicare lo smaltimento rapidamente al GSE, con il modulo apposito (All. 8.1 -“Dichiarazione di avvenuta consegna del RAEE derivante dal pannello fotovoltaico incentivato in Conto Energia”). Anche in caso di sostituzione di un singolo modulo, il modulo va trasmesso per permettere l’aggiornamento delle somme trattenute. L’importo è pari a 12€/pannello per gli impianti domestici e 10€/pannello per gli impianti professionali. Quindi per le due categorie di moduli indicate sopra le procedure saranno:
- Moduli domestici: conferiti ai Centri di raccolta in modo gratuito e compilare l’allegato 8.1 in autocertificazione
- Moduli professionali: ritirati da operatore autorizzato con emissione del formulario F.I.R. (in 4 copie), dell’ allegato 8.1 controfirmato dal soggetto autorizzato, del certificato di avvenuto trattamento.
IBC SOLAR ha da sempre corrisposto gli obblighi di legge per tutti i moduli immessi sul mercato e attualmente aderisce al Consorzio ECOEM, riconosciuto dal GSE in qualità di sistema collettivo per il ritiro, trasporto, trattamento e riciclo dei moduli fotovoltaici.
Buongiorno,
ho circa 60 moduli da smaltire, Pramac MPCH Lunghezza 1300 mm Larghezza 1100 mm Potenza STC 115W.
L’impianto ha una potenza nominale di 13,11 kw ed è entrato in funzione a giugno del 2009.
Ho due centri di raccolta comunali a poco più di un km da casa mia e mi chiedono 1.200 euro tra trasporto e smaltimento.
Se possibile, desidererei un esempio pratico con il vs consorzio.
Grazie
Buonasera Gianluigi, lo smaltimento dei moduli in impianti superiori a 10 kW rientra nella categoria “rifiuto professionale”. Dovrebbe rivolgersi al fornitore dei moduli e farsi fare il preventivo per lo smaltimento, oppure può rivolgersi direttamente ad un Consorzio come Ecoem, che è quello con cui collaboriamo noi. https://www.ecoem.it/