Il 10 novembre è stato approvato dal Consiglio dei Ministri un nuovo decreto legge con misure urgenti per famiglie e imprese il c.d “decreto aiuti quater”.
Tra le misure previste, il provvedimento porta novità anche in tema di Superbonus 110%.
In particolare :
“Si anticipa la rimodulazione al 90 per cento per le spese sostenute nel 2023 per i condomini e si introduce la possibilità, anche per il 2023, di accedere al beneficio per i proprietari di singole abitazioni, a condizione che si tratti di prima casa e che i proprietari stessi non raggiungano una determinata soglia di reddito (15mila euro l’anno, innalzati in base al quoziente familiare). Il Superbonus si applica invece al 110 per cento fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30 per cento dei lavori entro il 30 settembre 2022“.
Come evidenziato dal “Il Sole 24 Ore”, la detrazione scenderà quindi dal 110 al 90%, ma soprattutto, stando ai testi che circolano in queste ore, potrà essere utilizzata solo da chi rispetterà requisiti molto stringenti, legati al reddito e alla titolarità dell’immobile: oltre alle seconde case, saranno tagliati fuori affittuari, comodatari e, probabilmente, anche familiari conviventi per le spese che si prendono in carico.
Chi beneficerà in maniera netta ?
L’aiuto più consistente , sulle unifamiliari, arriva per chi ha rispettato il tetto del 30% dei lavori effettuati entro il 30 settembre. Fino ad ora era stato posto il termine del 31 Dicembre 2022, il decreto aiuti quater fa slittare tale termine al 31.marzo 2023 concedendo la possibilità di ultimare i lavori con calma specie se in presenza di ritardi nella consegna di materiali. Superata la scadenza , chi non ha rispettato il termine potrà beneficiare della detrazione al 110% solo per le spese effettuate fino al 30 giugno mentre varranno per i mesi successivi i c.d “bonus ordinari”.
Una importante novità va ravvisata nei paletti che riducono in maniera notevole il perimetro di chi potrà accedere a questo 90%. In primis , per poter godere del superbonus, si deve trattare di unità immobiliare che sia adibita ad abitazione principale. Secondo requisito previsto fa riferimento al reddito che non dovrà essere superiore ai 15 mila euro, determinati in base al quoziente familiare.
Urge una ultima precisazione : si tratta di una prima bozza del decreto legislativo Aiuti-quater, approvata alla Camera, ma non ancora in Senato. Le informazioni filtrate vengono estrapolate dalle linee guida generali ancora emendabili , come ogni decreto legge, anche l’Aiuti-quater deve seguire un iter che prevede la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale prima di entrare in vigore a tutti gli effetti.