Parchi solari e biodiversità.

Negli ultimi anni è emerso un maggior interesse per le energie rinnovabili ma allo stesso tempo dovremmo tenere sotto controllo il loro impatto sulla flora e fauna. La forte diminuzione della biodiversità è dovuta spesso alla distruzione provocata dall’intervento diretto o indiretto dell’uomo sull’habitat naturale di animali e piante. Purtroppo le specie animali o vegetali senza un posto dove poter vivere e riprodursi sono destinate inevitabilmente ad estinguersi. Dal momento che tutti stiamo pensando ad una energia pulita è nostro dovere preoccuparsi ed impegnarsi ad aiutare l’ambiente. Qual è rapporto tra parchi solari e biodiversità?

Qual è l’impatto ed il rapporto tra parchi solari e flora e fauna locale?

La terra utilizzata per la creazione di parchi solari non ha bisogno di nessun tipo di pesticidi o prodotti chimici, offrendo di per sé l’occasione per creare un ambiente pulito, capace di favorire le specie di animali e di piante che lo abitano in maniera naturale.

Sappiamo quanto sia importante proteggere le api e la petizione popolare “Save the Bees” non ci lascia indifferenti. La IBC SOLAR in qualità di produttore di energia rinnovabile ha studiato ed ha dimostrato la relazione tra impianti fotovoltaici e biodiversità. Gli impianti solari a terra svolgono un ruolo importante ai fini della protezione delle piante e  animali. Di fatto non si limitano a generare elettricità rispettosa dell’ambiente. Grazie ad una flora diversificata, vengono create le basi agli apicoltori per ospitare le loro api nei parchi solari. Il dipendente e apicoltore amatoriale di IBC SOLAR Rudolf Tranziska con il supporto del suo nipotino Mika ha colto e sviluppato questa opportunità. La nostra collega Annika Groenewold  lo ha intervistato per scoprire il rapporto tra le api ed i parchi solari.

Ape Carnica
Ape Carnica

Come e quando è iniziato tutto?

Tutto è iniziato nel 2011. A quel tempo avevo due colonie di api. Ho fatto le prime esperienze per circa 1 anno formandomi con un apicoltore esperto con circa 40 popolazioni di api.
Dopo una fase di formazione nella scuola di apicoltura e l’esame, ho gradualmente incrementato il numero di colonie anche ad otto.
Ma questo tipo di impegno richiede molto tempo e lavoro durante i mesi estivi. Non sempre li ho avuti e visto che l’apicoltura è un hobby, ho dovuto ridurre nuovamente il numero delle colonie.

E quante colonie ha attualmente?

Oggi ne ho quattro. Questo è un buon numero di colonie da gestire. Durante i mesi estivi, una popolazione arriva a circa 70-80.000 api.

Il nome della popolazione delle sue api?

Api Carniche. Le api Carniche appartengono alle razze dolci, operose e molto resistenti a malattie e al freddo. Questa specie produce miele di ottima qualità durante tutto il periodo della fioritura.

Rudolf Tranziska - apicoltore amatoriale di IBC SOLAR
Rudolf Tranziska – apicoltore amatoriale di IBC SOLAR

Quale è il periodo migliore per trasferire le api nel parco solare?

Poco prima del periodo di raccolto. Prima che fiorisca il dente di leone e inizino a fiorire il ciliegio e il melo. Parliamo quindi di fine di aprile e inizio maggio, a seconda del meteo. Le api devono sempre essere trasferite un po’ in anticipo in modo da potersi abituare all’ambiente e volare. Appena arrivano i primi raggi di sole, diventano operative.

A cosa si deve prestare attenzione quando si sceglie dove trasferire le api nel parco solare?

Innanzitutto, deve essere un posto protetto dal vento e le api non devono essere esposte alla luce solare diretta. I moduli fotovoltaici in basso sono i più adatti. I tecnici che lavorano negli impianti fotovoltaici dovrebbero temerne conto e mantenere una certa distanza dalle colonie di api. In caso contrario, ovviamente il rischio di essere punto è abbastanza grande.

Perché i parchi solari fanno così bene alle colonie di api?

I parchi solari garantiscono un’eccellente biodiversità naturale. Ciò si traduce in modo automatico in quanto la terra dei parchi non viene utilizzata per l’agricoltura. Le aree fotovoltaiche e i prati fioriti non vengono arati, seminati o spruzzati con pesticidi, come accade solitamente  in agricoltura. Di conseguenza, la flora e la fauna si sviluppano bene ed in maniera eterogenea già dopo pochi anni. Se aggiungiamo che i prati fioriti vengono falciati in ritardo, e che ciò piace molto alle api, il risultato è una ricca offerta di nettare, polline e melata disponibili per un lasso di tempo maggiore. Questo è stato un ulteriore motivo decisivo per cui ho voluto utilizzare un parco solare per l’apicoltura. Ci sono semplicemente tutte le condizioni ideali per un miele molto buono e diversificato, che è anche un prodotto naturale puro.

I produttori fotovoltaici sono favorevoli alle api negli impianti solari?

Di regola, non ci sono problemi. Naturalmente è l’apicoltore a beneficiarne in primis . Per i produttori fotovoltaici invece, si tratta di un fiore all’occhiello per i vantaggi ecologici del proprio parco solare. Dovrebbe pertanto essere incrementato il numero di operatori fotovoltaici disponibili ad offrire parte del loro terreno agli apicoltori.
Non possiamo non essere d’accordo. Il connubio con i parchi solari è ottimale  in quanto permette che venga prodotta elettricità verde e allo stesso tempo che vengano tutelate flora e fauna.

 

Come abbiamo potuto osservare la combinazione tra interessi economici e benessere ambientale è perfetta. Il rapporto dei parchi solari con la flora e fauna locale, garantisce la migliore condizione per la crescita e lo sviluppo delle piante ed un incremento degli animali invertebrati e volatili come farfalle, calabroni ma soprattutto api.

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