Investire nel fotovoltaico conviene ancora?

Investire nel fotovoltaicoSicuro, ecologico, etico. Investire nel fotovoltaico è ancora una scelta azzeccata. Oltre all’ottimo rendimento economico e alle interessanti possibilità di guadagno, il settore delle rinnovabili consente di migliorare la propria immagine a livello di responsabilità ambientale e aumentare la percezione positiva che i clienti hanno dell’azienda. Sempre più persone sono attente alla sostenibilità dei prodotti che acquistano, ecco perché usare energia pulita per produrli o investire in essa parte delle risorse aziendali, contribuendo così attivamente alla salvaguardia del pianeta, può aumentare i profitti.

Investire nel fotovoltaico con i parchi solari

Il fotovoltaico è un investimento a basso rischio, che può assicurarti un buon rendimento per un lungo periodo. I pannelli fotovoltaici oggi costano molto meno rispetto al passato e, assieme agli altri componenti, hanno un alto livello tecnologico che ne assicura una durata (25/30 anni) e una resa elevate. Puoi installare i moduli su tetti e coperture, aumentando di conseguenza il valore dell’immobile. Oppure puoi optare per il fotovoltaico a terra, per sfruttare aree non edificabili che altrimenti resterebbero inutilizzate, il tutto senza bisogno di grandi interventi di manutenzione.

Con l’energia autoprodotta puoi alimentare la rete domestica (nel caso di impianti residenziali), far funzionare i macchinari della tua azienda tagliando così i costi per la fornitura di elettricità, o fornire energia elettrica a terzi.

Inoltre l’energia che non viene autoconsumata istantaneamente può essere immagazzinata in appositi sistemi di accumulo oppure ceduta alla rete e remunerata attraverso le regole del mercato elettrico. Si parla in questo caso di:

  • Ritiro Dedicato (RID)

    – consiste nella cessione al GSE dell’energia elettrica prodotta, il quale corrisponderà al produttore un determinato prezzo per ogni kWh immesso in rete. I ricavi di questa operazione si andranno così a sommare a quelli conseguiti dagli eventuali meccanismi di incentivazione a eccezione del caso in cui si applichino prezzi fissi onnicomprensivi, inclusivi dell’incentivo, per il ritiro dell’energia elettrica immessa in rete. Possono accedere a questo regime gli impianti con potenza apparente nominale inferiore a 10 MVA alimentati da fonti rinnovabili, compresa la produzione imputabile delle centrali ibride e, senza limiti di potenza, gli impianti che producono energia elettrica da fonti eoliche, solari, geotermiche, del moto ondoso, maremotrici e idrauliche (limitatamente agli impianti ad acqua fluente).

  • Scambio sul Posto (SSP)

    – è la compensazione economica tra il valore associato all’energia elettrica immessa in rete e il valore associato all’energia elettrica prelevata e consumata in un periodo differente da quello in cui avviene la produzione. Si tratta di un regime riservato ai piccoli impianti residenziali e agli impianti fotovoltaici fino a 500 kW (per gli impianti entrati in esercizio prima del 31 dicembre 2014 il limite di potenza è 200 kW).

In alternativa c’è la possibilità di effettuare la vendita diretta sul mercato elettrico. In questo caso puoi vendere l’energia prodotta dal parco solare direttamente in borsa, attraverso operazioni di trading, qualificandoti come “Utente del Dispacciamento e Operatore di Mercato”. È una soluzione conveniente se possiedi un impianto di grandi dimensioni o un parco solare e non utilizzi l’energia per l’autoconsumo (diretto o differito).

Fotovoltaico: un investimento a lungo termine

Investire nel fotovoltaico- IBC SOLAR ProjectsLo studio “Renewable energy discount rate survey results 2017” di Grant Thornton ha mostrato come gli investimenti nelle rinnovabili in Italia abbiamo generato rendimenti compresi tra il 5,25% e il 9%. In particolare nel fotovoltaico i rendimenti si sono attestati in un intervallo dal 6,5% all’8% (in presenza di leva finanziaria), su valori non dissimili da quelli rilevabili negli altri Paesi europei. (fonte: Forbes)

“Chi ha già impianti sviluppati e vuole metterli sul mercato potrà beneficiare di questa situazione e di un mercato dinamico. È finita l’epoca dei piccoli impianti. È quindi il momento giusto per chi vuole ottimizzare con economie di scala” spiega Stefano Salvadeo, co-managing partner di Bernoni Grant Thornton.

L’acquisizione di un impianto fotovoltaico secondario, cioè già esistente e attivo, rappresenta una buona opportunità di investimento a lungo termine. Tuttavia è importante non trascurare il lavoro di recupero dell’efficienza operativa e finanziaria. Cosa significa? Non basta acquistare l’impianto e aspettare che la produzione di elettricità generi profitto. Per creare valore serve una costante azione di monitoraggio e miglioramento delle performance degli impianti. In questo caso è fondamentale affidarsi a partner qualificati che si occupano di servizi O&M, cioè di gestione e manutenzione di grandi impianti fotovoltaici. 

Vuoi una consulenza per pianificare il tuo investimento in un parco solare? Cerchi un fornitore che possa seguirti in tutte le fasi, dalla progettazione alla gestione delle autorizzazioni fino alla messa in opera dell’impianto, e che possa seguirti anche una volta che tutto sarà in funzione? Contattaci subito.

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