Il 18 maggio 2022 la Commissione europea ha presentato il piano REPowerEU come duplice risposta sia per contrastare la scossa assestata al mercato energetico mondiale sia per affrontare in maniera concreta la crisi climatica.
Il piano si pone come obiettivo in primis quello di affrancarsi dalle fonti di combustibile fossile, in particolare quelle vendute dalla Russia entro un periodo massimo di cinque anni.
Per consentire la più larga adesione da parte degli stati membri sono stati stanziati circa 300 miliardi di Euro, divisi fra 225 di sovvenzioni e finanziamenti, mentre solo 75 milioni come prestiti
Gli obiettivi dichiarati dalla Presidente della commissione Ursula von der Leyen e dalla Commissione stessa sono stati esposti e suddivisi in tre macro iniziative:
La prima prevede il cambio dei fornitori di energia in modo da agevolare il processo di emancipazione dalla Russia, rimanendo in linea con l´inasprimento delle sanzioni. Sarà quindi necessario un incremento delle energie rinnovabili con l´ obiettivo di arrivare al + 45% entro il 2030 e l’ azzeramento entro il 2027 della dipendenza energetica dalla Russia.
In questo contesto assumono un ruolo rilevante anche le “raccomandazioni” per i vari Stati membri , indicazioni che vanno dal consumo consapevole da parte del singolo cittadino sia in termini di riscaldamento sia di utilizzo dell’auto con una forte spinta all’ incremento della mobilita sostenibile.
Altro punto fondamentale su cui si è posto un forte accento è l efficientamento energetico con un incremento nel breve periodo del 13%. , questo viene visto come interesse comune prioritario ed imprescindibile sul quale dovranno convergere tutte le volontà.
Un secondo obiettivo è la diversificazione delle forniture, nello specifico facilitare gli acquisti e la distribuzione di gas con conseguente costruzione di infrastrutture adibite a stoccaggio e trasporto ad es. gasdotto TANAP.
Last but not least si è posta la necessità di promuovere la cosiddetta EU Solar strategy, sfruttando il potenziale dei tetti fotovoltaici e ponendo un graduale obbligo di installazione sia per edifici pubblici che privati. Ma soprattutto è stata condivisa le necessità di alleggerire la burocrazia al fine di velocizzare i tempi per il rilascio delle varie autorizzazioni.
Non ci rimane che essere fiduciosi in questa “road map” energetica, confidando in questo piano pieno dstrategico e prioritario per il benessere di tutti noi.