Fotovoltaico in condominio, qualche info utile da sapere

FV in condominioFattori come il prezzo crescente delle bollette hanno negli utlimi anni portato ad accelerare la convinzione che un impianto fotovoltaico su tetto potesse essere la soluzione più immediata ed efficace per arginare ed abbattere i costi, grazie soprattutto all’autoconsumo.

Proprio questo interesse crescente ha accesso l’interesse sugli impianti fotovoltaici condominiali, anche perchè sono circa 45 milioni gli italiani che vivono in condomini nel nostro paese (fonte Anaci, 2023). 

Con la  “Riforma del condominio” del 2023,  tali interventi rientrerebbero nella categoria  “Opere e interventi previsti per eliminare le barriere architettoniche, per il contenimento del consumo energetico degli edifici e per realizzare parcheggi destinati a servizio delle unità immobiliari o dell’edificio, nonché per la produzione di energia mediante l’utilizzo di impianti di cogenerazione, fonti eoliche, solari o comunque rinnovabili, da parte del condominio o di terzi che conseguono a titolo oneroso un diritto reale o personale di godimento del lastrico solare o di altra idonea superficie comune” e si sono così risolte e regolate alcune criticità iniziali.

Gli impianti condominiali possono essere o ad uso comune o ad uso privato. Possiamo descrivere velocemente le varie differenze:

Nel caso di impianto ad uso comune dovranno essere soddisfatti due requisiti che vengono fissati negli art. 1120 e seguenti del c.c : deve essere convocata un’assemblea condominiale da parte dell’amministratore di condominio e che ci sia il consenso da parte di almeno la metà dei condomini.
I costi in questo caso saranno a carico esclusivo dei condòmini favorevoli ed ovviamente saranno solo quest’ultimi a godere delle agevolazioni fiscali previste. In base ad una eventuale produzione in eccesso, si può optare come soluzione per i sistemi di accumulo. Il surplus di energia prodotta può essere poi rivenduta tramite il c.d “Scambio sul posto”. I condòmini per procedere all’attivazione della procedura devono sottoscrivere un accordo che può essere predisposto nella forma di delibera assembleare o di scrittura privata, pena il mancato ottenimento dell’incentivazione in questione.

Nel caso di impianto fotovoltaico ad uso privato, il singolo inquilino dovrà in primis accertarsi che la possibilità di costruire un impianto fotovoltaico non sia esclusa espressamente dal regolamento condominiale e in caso gli sia concessa la facoltà,  non avrà bisogno di passare per assemblea condominiale per ricevere l’approvazione ma dovrà inviare una comunicazione preventiva al comune.
Una seconda ipotesi, sempre nel caso di privato, potrebbe darsi nel caso in cui i lavori ricadano su una parte comune, in questo caso bisognerà fare richiesta all’ amministratore del condominio e sarà quest’ ultimo a chiedere l’approvazione in sede di assemblea.

Nota molto utile_ il GSE ha realizzato sul proprio sito un simulatore per rispondere a più quesiti possibili .

Ecco il link : https://www.autoconsumo.gse.it/simulatore/input-base

Questo strumento, oltre ad essere intuitivo, richiede  l’inserimento di poche informazioni per avere un quadro sul dimensionamento ma anche sulle tempistiche del rientro dell’investimento: resta poi da aggiungere che per l’energia condivisa in un condominio, rientrando nelle comunità energetiche, sono previste delle incentivazioni ventennali.

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