Pensando al 2021, uno degli eventi più significativi in termini di accordi sul clima si è tenuto dal 31 Ottobre al 12 Novembre 2021 a Glasgow.
La COP26 , Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ha segnato un primo passo, dopo la COP 21 tenutasi a Parigi nel 2015, nell’ individuazione di nuovi obiettivi, primo fra tutti il mantenimento del riscaldamento globale entro il limite dei 2 gradi, oltre a quello della decarbonizzazione con un taglio del 45% di emissione di anidride carbonica.
Proprio per la rilevanza della tematica e per il timido “inizio” di rivoluzione nella politica ambientale abbiamo pensato di rivolgere alcune domande al Sig. Udo Moehrstedt, CEO e fondatore di IBC Solar AG.
Bilancio sui risultati della COP26 Intervista a Udo Moehrstdet CEO della IBC Solar AG
Buongiorno Signor Moehrstedt,
Come noto, dal 31 ottobre al 12 novembre 2021 si è svolta a Glasgow la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, nota a livello internazionale come COP 26 (Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, 26° Conferenza delle parti – COP26).
Ci piacerebbe avere la sua opinione sugli esiti della COP, quindi ecco la prima domanda.
Domanda: “Abbiamo visto posizioni molto contrastanti sui risultati: Il ministro dell’Ambiente tedesco Svenja Schulze (SPD) ha ancora elogiato l’accordo. “L’era dei fossili sta volgendo al termine, la transizione energetica sta diventando un modello in tutto il mondo”, Il bilancio dell’attivista per il clima di fama mondiale Greta Thunberg, invece, è sembrato molto drastico: “La COP26 è finita. Ecco un breve riassunto: Blah, blah, blah “, ha twittato lo svedese. Quali conclusioni ha tratto?”
Udo Moehrstedt: “Vedo progressi negli accordi, anche se non sono vincolanti per tutti, dal momento che almeno la questione della graduale eliminazione della combustione del carbone per la produzione di energia ha ora coinvolto anche India, Cina e Australia. Naturalmente, tutto dovrebbe essere implementato molto più velocemente.”
Domanda: “Quindi si può parlare di successo o di occasione mancata?”
Udo Moehrstedt: “È un successo parziale; Non la definirei un’occasione mancata. Gli stati hanno naturalmente diversi stadi di sviluppo e anche la comunità deve tenerne conto.”
Domanda: “Pensa che si faranno dei passi in avanti in termini di progresso alla prossima conferenza delle Nazioni Unite sul clima prevista in Egitto nel 2022? Quali sono le decisioni concrete più urgenti per lei?”
Udo Moehrstedt: “Ci saranno ancora piccoli progressi alla COP26 in Egitto il prossimo anno. Il problema di tutto è che tutti gli stati provengono da situazioni diverse. Le isole Fiji, ad esempio, hanno un problema molto più grande del nostro. Soffrono, ma non possono esercitare alcuna pressione economica su di noi o su altri paesi industrializzati. Ecco perché tutto scorre molto lentamente in termini di progresso. ”
Anche secondo Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, la COP26 “E’ un passo importante, ma non basta. È ora di entrare in modalità emergenza”.