L’ottimizzazione dell’autoconsumo
Quando si parla di impianti fotovoltaici l’autoconsumo è ormai una parola chiave da prendere in considerazione, fin dalle prime ipotesi del dimensionamento in termini di potenza (kW) e fabbisogno energetico (kWh). In poche parole, si definisce “autoconsumo” la produzione di energia fotovoltaica che viene consumata dall’abitazione o dall’azienda, che evita così di prelevare quella stessa energia dalla rete. L’energia prodotta che non viene autoconsumata si definisce “eccedenza” e può essere immessa nella rete elettrica pubblica. (Leggi di piu…)
Una delle prime riflessioni che vengono in mente quando si valuta la realizzazione di un impianto fotovoltaico è sicuramente la sua convenienza nei mesi invernali, soprattutto nelle aree dove il meteo, soprattutto a livello di precipitazioni, è più avverso. Con le dovute proporzioni, tale problema se lo porrà maggiormente un abitante della Valle d’Aosta, piuttosto che uno della Sicilia.
Il 9 ottobre la Direttiva UE sulle energie rinnovabili, la cosiddetta Red 3, è stata approvata dal Consiglio Europeo, dopo il voto già ottenuto dal Parlamento lo scorso 12 settembre. Entrerà in vigore decorsi 20 giorni dalla sua approvazione. L’obiettivo più importante contenuto nella Direttiva è quello vincolante di portare le rinnovabili al 42,5% del consumo finale lordo di energia al 2030 (10% in più rispetto alla Red 2.)
Nel corso della vita di un impianto fotovoltaico, può capitare con buona probabilità di dover sostituire delle componenti, in particolare moduli e inverter. Quando si tratta di impianti incentivati dai vari Conti Energia, vanno tenute ben presenti le Procedure stilate dal GSE (Gestore Servizi Energetici).
In data 10.10.23